In un circuito idraulico le pompe idrauliche hanno la funzione di trasferire l’energia meccanica nel fluido idraulico, il cosiddetto mezzo fluido, che è principalmente olio.
Le pompe idrauliche si differenziano in base al tipo di costruzione che ne governa il funzionamento:
- Pompe a pistoni: pompa a pistoni assiali, pompa a pistoni radiali
- Pompe ad ingranaggi: a dentatura esterna e ad ingranaggi a dentatura interna
- Pompe a vite: pompe a vite, pompe a vite senza fine
- Pompe a membrana
- Pompe a palette
L’ampia offerta di pompe e le differenti tipologie presenti sul mercato richiedono l’ausilio di un fornitore tecnico preparato che sappia capire le esigenze e offrire le giuste risposte. Con l’aiuto di Oleoflex, fornitore di pompe oleodinamiche di Riccione abbiamo realizzato una piccola guida delle principali caratteristiche delle pompe oleodinamiche raggruppate nelle tre principali tipologie costruttive presenti sul mercato:
Pompe a pistoni
Come ci insegnano i tecnici di Oleoflex le pompe oleodinamiche a pistoni vengono utilizzate a pressioni di esercizio medio-alte. Le pompe a pistoni si distinguono a loro volta in pompe a pistoni assiali e pompe a pistoni radiali. La differenza è dovuta alla posizione del pistone nella pompa rispetto all’albero motore.
- Nelle pompe a pistoni assiali, i pistoni si muovono parallelamente all’asse di rotazione o sono inclinati ad angolo (cosiddetto asse piegato o pompa a piatto oscillante).
- Nelle pompe a pistoni radiali, i pistoni si muovono perpendicolarmente all’asse di rotazione dell’albero motore.
A causa della loro stessa conformazione le pompe a pistoni radiali possono lavorare a pressioni di esercizio elevate perché la posizione dei pistoni le supporta dall’interno e può quindi portare carichi di pressione molto elevati.
Pompe a ingranaggi
Le pompe ad ingranaggi muovono l’olio con l’aiuto di ruote dentate che si connettono tra loro formando appunto un ingranaggio.
Come risultato del movimento rotatorio dell’ingranaggio, il fluido idraulico viene spostato negli spazi tra i denti lungo la parete dell’alloggiamento della pompa. I denti intrecciati impediscono al fluido di rifluire indietro, quindi il fluido viene obbligatoriamente “spinto in avanti”.
Anche le pompe a ingranaggi si distinguono in due famiglie: le pompe ad ingranaggi esterne e interne in base al tipo di montaggio degli ingranaggi all’interno della pompa.
Le pompe ad ingranaggi dentate esterne sono molto rumorose nel loro utilizzo, motivo per cui le pompe a ingranaggi interni o le pompe a rotore ad anello sono utilizzate principalmente nell’idraulica stazionaria.
Richiedono la presenza di buoni elementi filtranti nel circuito idraulico.
Pompe a vite
Le pompe a vite sfruttano il principio della vite senza fine, la vite di Archimede per spingere il fluido idraulico all’interno del circuito. Sono pompe adatte a lunghi impieghi essendo molto affidabili e robuste in virtù della bassa velocità di rotazione.
Grazie alla distanza tra gli elementi del meccanismo si prestano allo spostamento di liquami grezzi e sporchi.
Pompe a membrana
Questo tipo di pompe sfrutta una membrana che chiude un dei lati della camera e che viene fatta oscillare o per via meccanica o pneumaticamente. Hanno la particolarità di operare anche con fluidi abrasivi o acidi e corrosivi.
Pompe a palette
Le pompe a palette sono utilizzate principalmente nell’idraulica stazionaria fino a una pressione di esercizio di 160 bar.
I principali vantaggi delle pompe a palette sono la portata uniforme e la silenziosità durante il funzionamento.
I loro componenti possono essere facilmente sostituiti e collegati attraverso connessioni standardizzate che rendono semplice combinare questo tipo di pompe con altre pompe già presenti nel circuito o sostituire quelle le vecchie pompe idraulica con le nuove.
Le pompe a palette sono disponibili sia come pompe a cilindrata fissa che come pompe a cilindrata variabile, nelle quali è possibile regolare la portata e la pressione. Va notato però che le pompe a palette sono sensibili ai problemi di aspirazione, al numero di giri eccessivi del motore e, soprattutto, alla contaminazione dell’olio idraulico.