Sia che l’esigenza sia quella di effettuare il riempimento di un serbatoio di carburante, sia che la necessità sia quella di effettuare il travaso del gasolio a partire da un barile, ma anche di effettuare lo svuotamento di un serbatoio, ecco che diventa decisamente complicato sfruttare una pompa sommersa. Anzi, si tratta di una procedura praticamente impossibile da portare a termine.
Per questo motivo, in casi del genere, la soluzione migliore da sfruttare è quella di affidarsi a una pompa di trasferimento oppure a delle pompe per travaso benzina. In commercio ci sono davvero tanti modelli, che possono funzionare con un sistema manuale oppure sono dotati di apposito sistema elettronico. La cosa fondamentale è chiaramente quella di individuare la soluzione più corretta in base alle proprie esigenze.
Pompe di trasferimento: di cosa si tratta
Quando si parla di pompe di trasferimento o pompe di travaso, si fa riferimento a degli utensili idraulici il cui scopo è essenzialmente quello di effettuare il travaso di un liquido tra due serbatoi. Indipendentemente dal fatto che il liquido da travasare sia acqua oppure dei particolari fluidi, come nel caso di oli, carburanti e prodotti chimici, giusto per fare qualche esempio, la pompa di trasferimento viene sviluppata appositamente per scongiurare che si verifichi un contatto diretto tra l’utilizzatore e tutti questi liquidi.
È bene mettere in evidenza come non si tratta di una pompa a immersione e ha bisogno di un’attività di manutenzione pit
Le varie tipologie di pompe di trasferimento
Esistono due categorie principali in riferimento alle pompe di trasferimento e senza tener conto del fluido che deve essere oggetto di travaso. Le pompe di travaso manuali sono quelle che sono deputate ad effettuare il trasferimento di quantità piuttosto limitate di liquido, ma d’altro canto sono in grado di assicurare un buon livello di affidabilità e sono facili da configurare.
D’altro canto, le pompe di trasferimento elettriche si caratterizzano per una complessità certamente maggiore, senza dimenticare come vengano impiegate per eseguire il travaso di importanti quantitativi di liquidi.
Il modello maggiormente diffuso nel momento in cui si parla di pompe di travaso, per via della sua semplicità, è sicuramente la pompa di trasferimento a biglia, oppure a sifone. Il principio che sta alla base del funzionamento di tale pompa è quello tipico dei vasi comunicanti. Il modello a biglia si caratterizza per essere dotato di un normalissimo tubo che, all’estremità è collegato con un bicchierino in cui è presente una biglia, la cui funzione è quella di evitare che il liquido possa fare il percorso inverso nel corso della fase di adescamento.
Si tratta di un tipo di pompa che viene impiegata soprattutto per effettuare il travaso di ridotte quantità di carburante oppure di acqua. Il tubo presenta una lunghezza che non va oltre i 2 metri, con un diametro compreso tra 10 e 25 mm. La portata media di un modello base di una pompa di trasferimento a biglia si aggira intorno ai 30 litri al minuto.
Le pompe di trasferimento a canna, invece, risultano essere la soluzione più azzeccata per le botti e i barili, e si può trovare in commercio sia nella versione a manovella che in quella dotata di leva. Piuttosto di frequente questo tipo di pompe di trasferimento vengono usate nelle autofficine.
Da notare come i vari modelli presenti sul mercato variano sia in base alle forme che alle dimensioni. Ci sono delle versioni che sono sviluppate appositamente per botti e barili, dotate di una filettatura da 2 pollici, che è chiaramente pienamente compatibile con lo standard dei tappi dei contenitori, in maniera tale da mantenere sempre perfettamente salda e stabile la pompa.